I TRE ATTORI DEL MERCATO
Un mercato è il punto di incontro di 3 attori diversi, che sono:
investitori, che acquistano e vendono strumenti finanziariemittenti, che emettono titoli o strumenti finanziari intermediari, che facilitano gli scambi. I soggetti che acquistano le azioni e le obbligazioni del mercato finanziario sono le famiglie (che risparmiano); i risparmi delle famiglie vanno poi alle imprese. Come Investire in Borsa? Bella domanda. Ma prima di rispondere è necessaria una simpatica premessa. Nel nostro Bel Paese è largamente diffuso il termine giocare in borsa, in quanto, alla domanda generica: D. Che lavoro fai nella vita? R. Sono un trader. Segue l'esclamazione: cheeee?! Così scatta il secondo tentativo di risposta: "Faccio trading online". Qui segue il silenzio dell'interlocutore, il quale, per essere spezzato è necessario completare la risposta: "Forse se dico gioco in Borsa mi capisci meglio! " Così la diatriba finisce con un'esclamazione più convinta dell'interlocutore: Ahhh! E non potevi dirlo subito! A questo punto, quando tutto sembrerebbe chiarito, in realtà, scopro (diverso tempo dopo), che non è chiaro un bel nulla. Iniziamo quindi con il chiarire che giocare in Borsa è il sinonimo nazionale ufficiale di fare trading online. Dando per scontato che con l'attività di giocare in borsa (o trading online) si intende la speculazione monetaria da un'attività finanziaria, iniziamo a percorrere i passi necessari per capire come giocare in Borsa.
attenzione il tading è altamente rischioso , leggete bene l'avviso di rischio prima di iniziare.
Cosa cercare nella scelta

di un Forex BROKER?
Soldi Protetti: un broker sicuro è la cosa principale per un trader e dovrebbe essere convalidato prima di aprire un conto di trading. La maggior parte dei brokers sono regolamentati e/o autorizzati da autorità internazionali o locali e questo implica che i fondi dei clienti vengano totalmente esclusi da tutti gli altri importi di denaro. Assistenza Clienti: I traders spesso hanno bisogno di contattare un rappresentante del broker per chiarificazioni o ulteriori informazioni. Le informazioni di contatto dovrebbero essere elencate sulla pagina del sito del broker e dovrebbero includere i numeri di telefono e gli indirizzi mail. La Live Chat mette a disposizione contatto immediato con un responsabile online ed è disponibile presso quasi tutti i brokers. Tipi di Conto: I brokers solitamente mettono a disposizione dei loro clienti una varietà di conti di trading diversi. I conti possono differire a seconda della quantità di soldi richiesti per aprire un conto, spread fissi o variabili, leve variabili e più. Anche i bonus possono essere rappresentativi del tipo di conto aperto. Deposito Iniziale: Alcuni conti di trading possono essere aperti con un minimo di 1,00$ mentre altri richiedono un deposito minimo di 2,500$. I brokers tendono ad offrire una quantità di conti e la differenza principale potrebbe essere l'importo del deposito iniziale. I depositi possono essere effettuati in modi diversi, ma i metodi più utilizzati sono le carte di credito ed i bonifici bancari, con i sistemi di pagamento online che stanno guadagnando popolarità. Oneri e Commissioni: Nella maggior parte dei casi, non ci sono spese per aprire un conto di trading con un broker. Alcune compagnie hanno una commissione sul deposito o sul prelievo, mentre molte non hanno nessuna commissione. Quando si decide con quale Forex broker aprire un conto, bisogna stare attenti a tutti gli oneri e commissioni, specialmente alla percentuale di pips inclusi nelle perdite, perché questo può determinare il risultato finale delle operazioni di trading. Leva Finanziaria: La maggior parte dei brokers offre ai traders una certa quantità di leva per permettergli di aumentare il loro totale d'investimento. Questo si differenzia tra broker e broker, come da un account all'altro. I nuovi traders che hanno appena cominciato dovrebbero evitare di utilizzare la leva inizialmente, perché potrebbe aumentare i rischi nel caso in cui l'operazione di trading finisca in una perdita. Spread: Gli spread sono la differenza tra il prezzo di acquisto e vendita, e qui è dove il broker fa i suoi soldi. È importante verificare che tipo di spread fisso o spread variabile viene applicato e anche comparare il totale di spread con quello di diversi brokers. Conto Demo Gratuito: Un'altra caratteristica da osservare in un Forex broker è se viene offerto un conto di trading demo gratuito. Gli account Demo permettono di fare trading in un conto reale online senza mettere soldi veri. I brokers offrono questa opzione con intervalli temporali variabili e differenti somme in fondi di trading virtuali, ma sebbene per un periodo di tempo breve, l'utilizzo di un conto demo offre sufficienti opportunità per assimilare il concetto del trading Forex ed imparare tutto sui movimenti dei prezzi delle valute. Coppie Valutarie Offerte: Molti Forex brokers offrono il trading delle principali coppie valutarie come ad esempio l'EUR/USD o il USD/JPY. Altri brokers completano l'offerta con le coppie esotiche Forex, cioé le valute di paesi più piccoli o in via di sviluppo. Ci sono anche i brokers che metteno a disposizione il trading di bitcoins, una criptovaluta. Piattaforma di Trading: Anche la piattaforma di trading Forex offerta per l'utilizzo da ogni broker dev'essere seriamente presa in considerazione quando si decide di aprire un account di trading. La piattaforma di trading viene usata per piazzare gli ordini, guardare le notizie Forex e sui mercati finanziari, realizzare analisi tecniche, amministrare il conto di trading e molto di più. A volte la piattaforma è un'applicazione di parti terze, ma in molti casi è anche un'applicazione specifica, creata, progettata o modificata dal broker Forex. Confrontare le caratteristiche messe a disposizione nelle diverse versioni di entrambe le piattaforme basiche e quelle più sviluppate, è fondamentale nella valutazione della piattaforma e per vedere se è quella giusta per voi. Materiale Formativo: Più conosci, più ti migliorerai come trader. Certi brokers mettono molto sforzo nell'educazione ed offrono una varietà di materiale formativo sottoforma di video, seminari, webinar e molto di più. La maggior parte dei brokers posta giornalmente, ed in certi casi settimanalmente, aggiornamenti su news e analisi e mmolti offrono analisi fondamentali su quello che succede nei mercati. Il calendario economico elenca gli eventi finanziari in arrivo dal mondo, mentre i differenti calcolatori aiutano i traders a calcolare l'interesse di margine, i pips i profitti e altro ancora. Bonus e Promozioni: Certi brokers trovano che bonus e promozioni siano un importante modo per attrarre nuovi clienti e per questo li offrono con gerosità. Bonus di benvenuto senza deposito o bonus fedeltà sono comuni e possono aumentare significativamente il saldo del conto di un trader. Ci sono alcuni brokers che si inventano promozioni uniche come ad esempio premi in denaro, dispositivi elettronici, ma anche macchine e viaggi. Conclusioni: Con i veloci ritmi del mondo d'oggi, il Forex trading può offrire grosse opportunità in breve tempo, attraendo molti investitori stanchi di altri strumenti finanziari, che hanno perso interesse nei differenti mercati finanziari. Ma diciamoci la verità, con centinaia di brokers che vendono le loro mercanzie, decidere qual'è il giusto broker può richiedere del tempo ed essere piuttosto impegnativo.

Fondi comuni, tutti i tranelli delle commissioni di performance
Le incontriamo spesso, anche nell'industria del risparmio gestito italiana. Sono le commissioni di performance, quelle legate ai risultati ottenuti dal gestore. In teoria sono giuste: il meccanismo nasce infatti per incentivare i professionisti finanziari a lavorare al meglio per garantire un rendimento più alto possibile al cliente, nella speranza di incassare il bonus, in modo che entrambi ci guadagnino. «Tuttavia, questo sistema di commissioni presenta diverse criticità - spiega Giovanni Folgori, chief investment officer di Euclidea sim - : alcune di esse sono intrinseche nel meccanismo stesso, altre invece derivano da una applicazione maliziosa di questo strumento da parte delle case di gestione».

Il problema fondamentale è che la commissione di performance è uno strumento quasi sempre asimmetrico.Quando le cose vanno bene guadagnano sia il risparmiatore che il gestore, ma quando vanno male a perdere è solo il risparmiatore. Questo meccanismo può indurre il gestore a comportamenti opportunistici non in linea con gli interessi del cliente, facendogli assumere rischi elevati e non in linea con il suo profilo: proprio in una logica "o la va o la spacca", per conquistare le agognate performance fee. Tanto se poi le cose dovessero andare male il gestore non ci rimetterebbe un centesimo.
Ma non è solo il meccanismo intrinseco delle commissioni di performance a renderle così insidiose. A volte, anche l'applicazione di queste fee è molto furba da parte del gestore. Sul mercato italiano, per esempio, esistono diversi strumenti che adottano performance fee mensili senza high watermark.
Apriamo una parentesi per spiegare bene che cos'è l'high watermark, nell'interesse del risparmiatore. Si tratta di una clausola contrattuale. Significa che l'investitore non paga la performance fees fino a quando il valore del fondo non supera il massimo mai raggiunto in precedenza ("high watermark assoluto") o la massima differenza rispetto al benchmark mai raggiunta in precedenza ("high watermark relativo"): se non viene specificato generalmente ci si riferisce a quello assoluto. Attenzione perché l'assenza di un high watermark significa che l'investitore può potenzialmente pagare delle commissioni di performance semplicemente per recuperare le perdite, senza guadagnare.

Sul mercato italiano, purtroppo, esistono diversi strumenti che adottano performance fee mensili senza high watermark. «Si tratta di strutture vietate per i fondi di diritto italiano, che richiedono un periodo di calcolo di almeno un anno, ma non per i fondi italiani di diritto irlandese distribuiti in Italia (i cosiddetti fondi "roundtrip" o "esterovestiti")», spiega Folgori.
In parole povere il sistema fa sì che tutti i mesi il cliente debba pagare una commissione ogni volta che il fondo batte il proprio benchmark, senza tenere conto del massimo valore del fondo raggiunto in precedenza. «Questo sistema rischia di portare a situazioni parossistiche, come il caso in cui il fondo veda calare il proprio valore nell'arco di un anno e al contempo il gestore porti a casa comunque delle commissioni di performance sostanziose qualora il fondo abbia avuto alcuni rendimenti mensili positivi», sottolinea il chief investment officer di Euclidea sim. Un grafico può chiarire meglio la paradossale situazione:
Il grafico rappresenta l'andamento teorico di un fondo che applica mensilmente le performance fee senza high watermark, e che per giunta ha "zero" come hurdle rate (ossia come "rendimento soglia" da superare per attivare la performance fee), il che non è poi irrealistico visto che diversi fondi, anche azionari, utilizzano il tasso Euribor a tre mesi, che è addirittura negativo. Per il gestore guadagnare in questo modo è un gioco da ragazzi: basta infatti avere una performance mensile superiore a zero per attivare le commissioni.
Ipotizzando una classica commissione del 20% sulla over-performance, il gestore viene remunerato ogni mese semplicemente se ottiene un rendimento positivo anche se, come si evince dal grafico, sull'intero anno chiude in pari. Con questo sistema il gestore viene dunque compensato dal cliente solo per recuperare le perdite, un servizio che di per sé non dovrebbe essere remunerato poiché non crea nessun valore aggiunto.
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